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Le Coppelle del sacrificio - Sacrifice cup-marks


(da "Sui Sentieri dell'arte rupestre", Torino, 1995, CDA)


  • Località di partenza: Menolzio (Mattie - TO), 750 m
  • Località di arrivo: Pera Crevolà, 910 m
  • Dislivello: 160 m
  • Tempo di percorrenza: 25 minuti
  • Itinerario: non segnalato
  • Difficoltà: T. Ampia mulattiera per tutto il percorso
  • Cartografia: IGM Foglio 55 della Carta d'Italia. Tavoletta 1:25.000 Bussoleno; Carta topografica d'Italia 1:50000. Foglio 154 Susa; IGC 1:50000 1 - Valli di Susa, Chisone e Germanasca
  • Periodo: aprile-ottobre (e oltre in caso di assenza di neve)

La "tavola" a coppelle più interessante della valle e le rocce coppellate di Susa riunite in un unico itinerario. Rocce a coppelle dalle cento e più interpretazioni proposte, per le quali le più recenti ricerche cominciano a trovare testimonianze di utilizzo rituale e sacrificale. Su di una roccia in Portogallo (santuario di Panoias, Vila Real), simile a quella di Susa, sono incise infatti iscrizioni latine che descrivono i sacrifici animali vaticinatori che vi venivano praticati ancora nel III secolo d. C.

The more interesting cup-marked "table" of the valley and the engraved complex of Susa are here joined in one itinerary. More than one hundred interpretations have been proposed for cup-marks: the most recent searches begin to find proofs of utilisation for rites and sacrifices. In the Portuguese Panoias Sanctuary, some way similar to the Susa engraved area, Latin inscriptions describe the animal sacrifices, still practised in the III century AD.

Susa, area coppellata - Susa, cup-marked area
Susa, roccia coppellata Susa, roccia coppellata
Susa, roccia coppellata Susa, roccia coppellata

L'area coppellata di Susa potrebbe essere ciò che rimane dell'area sacra celtica tradizionalmente dedicata al Re Cozio. Interessante l'abbinamento con un pozzo circolare, con una serie di sette gradini ortogonali che continuano sotto il pilastro romano. La fattura delle coppelle e le sottoposizione a costruzioni romane fanno pensare ad una cronologia dell'età del Ferro.

The cup-marked area of Susa could be what's remaining of a Celtic sacred area, traditionally dedicated to the King Cottius. The association with a circular sink is interesting, the same for seven orthogonal steps continuing under the Roman pillar. An Iron Age chronology can be argued by the way in which cup-marks have been engraved and by the underposition to Roman remains.

Da Bussoleno (Valsusa, TO) raggiungere Mattie borgata Giordani. Girare in via Menolzio, fino a raggiungere la borgata omonima. Subito oltre il ponte girare a sinistra in via Prà la Grangia e seguirla in falsopiano fino ad una curva a destra, oltre la quale la strada scende. Lasciare l'autovettura, e imboccare la sterrata in salita (750 m) il cui accesso è vietato ai mezzi non autorizzate. Seguirla per circa 200 m, fino a incontrare un bivio, dove, sulla sinistra, si segue la mulattiera che sale a Madonna della Salette. Molto larga e ancora ben lastricata, congiunge Menolzio alle Bergerie dell'Orsiera e di qui all'alta Val Chisone. Percorrendola per circa 25 minuti con pendenza costante, in un bosco prima di castagni, e poi di faggi misti a conifere, si raggiunge la roccia, denominata localmente Pera Crevolà (pietra bucherellata). Scoperta nel 1965 dal prof. Silvio Berger, è in posizione evidente, immediatamente a destra della mulattiera. È un lastrone a tavola quasi rettangolare, di cm. 170x140 e spesso 30, posto in piano artificialmente e sorretto da due pietre appositamente collocate. E stato spostato intorno al 1935 per fare maggior spazio alla mulattiera, utilizzata per il trasporto di legna a valle tramite slitta. E' costellata da 237 coppelle di 3-5 cm. di diametro, a cui sono state aggiunte 5 croci poste nell'angolo più vicino al sentiero. Secondo alcuni abitanti del posto potrebbe rappresentare la pianta del paese.

Tornati a valle si può riprendere l'autovettura e proseguire in discesa lungo la strada asfaltata. Superando le strettissime vie della frazione Menolzio, e girando a sinistra in paese, si attraversa il piccolo altipiano, dove si staglia la bella torre medievale, oltre la quale, sull'altro versante della valle, troneggia in prospettiva l'intero massiccio del Rocciamelone. Si prosegua verso Susa, girando a sinistra all'incrocio con la strada che proviene da Mattie capoluogo.

La roccia coppellata di Susa si estende sotto le cosiddette Terme Graziane (acquedotto romano del III sec. d.C.), nel centro storico e archeologico di Susa a poca distanza dall'Arco di Augusto e in corrispondenza del passaggio dell'antica via delle Gallie.

Sedici tra coppelle e vaschette quadrate, di fattura precisa e accurata, collegate da canaletti, ricoprono i due affioramenti rocciosi posti a base dei pilastri romani e ai lati della sottostante "tagliata".

Tale complesso fu scoperto da Carlo Felice Capello nel 1949, in seguito agli scavi archeologici del 1947.

Confronti, santuario di Panoias, Portogallo - Comparisons, Panoias sanctuary, Portugal

Santuario di Panoias - Portogallo
Santuario di Panoias - Portogallo
Santuario di Panoias - Portogallo Santuario di Panoias - Portogallo

Il santuario di Panoias, nel Nord del Portogallo, probabile Serapeo del III sec. d.C.. Sugli altari scolpiti nel granito, oltre a vasche di varie misure e scalinate di accesso, sono state incise iscrizioni romane, quali "Qui sono consacrate agli dei le vittime che vi vengono abbattute: le loro interiora vengono bruciate nelle vaschette quadrate e il loro sangue si diffonde nelle piccole vaschette circostanti", C.I.L. II, 2395

The sanctuary of Panoias, in the North of the Portugal, probable Serapaeum of the III c. AD. On the granite altars ponds of several measures and steps have been carved, and also Roman inscriptions, as "Here the slaughetered victims are consecrated to the Gods: their entrails are burnt in the square ponds and their blood is diffused along the surrounding small ponds", C.I.L. II, 2395

La roccia e le incisioni erano infatti sotterrate e ricoperte da vegetazione. Si nota immediatamente la regolarità dell'esecuzione: le coppelle sono perfettamente disegnate e levigate, le vaschette sono squadrate, e così pure i canaletti che presentano sezione ad angoli vivi. Tutto ciò rivela l'utilizzo di attrezzi metallici, e si pone come esempio per una tipologia di coppelle dell'età del Ferro. Interessante l'abbinamento con un pozzo circolare attribuito ad epoca celtica, con una serie di sette gradini ortogonali che continuano sotto il pilastro romano, e con l'apertura della "via" che si avvale di due "tagli" paralleli. La stessa costruzione dell'arco di Augusto pochi metri a valle potrebbe rivelare una sorta di rispetto per un'eventuale area sacra celtica tradizionalmente dedicata al Re Cozio.

Si potrà quindi ammirare il vicino Arco di Augusto, e visitare, nel castello, il Museo civico.

Andrea Arcà

Gruppo Ricerche Cultura Montana
via Pastrengo 13, 10121 Torino
www.geocities.com/cultura montana
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Sui Sentieri dell'Arte Rupestre

dal volume:

ARCA' A., FOSSATI A. (curatori) 1995. Sui Sentieri dell'Arte Rupestre, le rocce incise delle Alpi. Storia, ricerche, escursioni. Gruppo Ricerche Cultura Montana - Cooperativa Archeologica Le Orme dell'Uomo, CDA, Torino.


A cura del Gruppo Ricerche Cultura Montana, via Pastrengo 13 - Torino, scrivi al GRCM

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