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Sezione Cultura e Tradizioni Popolari
Scheda N. 33
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Il Bal do Sabre di Bagnasco- 1


foto P. Tirone

Il bal do sabre ha molte affinità con la Schwerttanz (danza di spade) dei paesi germanici, ed è legata ai valori simbolici che provengono dalla civiltà contadina. La spada simboleggia l'aratro che fende la terra; gli spadonari sono 12 come i mesi dell'anno; l'albero, cui si intrecciano i 12 nastri alla fine della danza rievoca l'albero di maggio, simbolo di fertilità, di risveglio della primavera dopo l'inverno.
Gli elementi della danza sono quattro: la catena, il cerchio, la rosa e la treccia.
Esistono a Bagnasco delle testimonianze manoscritte e fotografiche di alcune sporadiche rappresentazioni del Bal do Sabre dagli ultimi anni dell''800 fino al 1952, quando si sono interrotte; sono state poi riprese dal 1968 da Giuseppe Carazzone e dal suo gruppo folkloristico della Pro Loco di Bagnasco.

Le rappresentazioni un tempo erano legate al Carnevale e alle feste di primavera, da una ventina di anni si svolgono anche in occasione di manifestazioni culturali in Italia e all'estero.
Il gruppo è costituito da 25 elementi: 12 danzatori con le spade, 3 tamburini, 4 mori, 2 guardie, il condannato, l'araldo, il giullare e il portabandiera.
La spada è una lama in ferro, ricurva, simile a una scimitarra-sciabola; il costume dei danzatori è costituito da pantaloni giallo-arancio, camicia rosa scuro, gilet verde con due fiocchi, un turbante rosso bianco oro e verde, e una fascia a vita degli stessi colori.
Essi danzano con passi cadenzati dal rullo dei tamburi eseguendo ritmi diversi. La danza inizia lentamente con passi semplici, come il salto delle sciabole e il passaggio sotto di esse, poi le "serpentine", in cui ogni danzatore fa un salto all'indietro, senza perdere mai il contatto della propria sciabola con il compagno che lo segue o precede, cui è unito a catena. Nel passo successivo gli spadonari si trovano schiena contro schiena formando l'"accoppiata", e passano alternativamente sopra e sotto le spade. Il diverso ritmo dei tamburi porta a un "duello ritmato", in cui si simula un combattimento. Poi entrano in scena i mori, che sistemano al centro dello spazio un cerchio dl legno, coperto da un nastro giallo e verde, che viene saltato dai danzatori, disposti in unica fila, a ritmo accelerato. Qui entra in scena un nuovo personaggio, il condannato.

Bagnasco, the Bal do Sabre - 1


foto P. Tirone

The "Bal do sabre" (swords dance) has many similarities with the Schwertanz (swords dance) of the Germanic countries and is associated to symbolic values of the peasant culture. The sword symbolises the plough that cut the furrows in the soil and the swordsmen are 12 like the months. The tree to which the 12 tapes are interlaced at the end of the dance recalls to the May tree symbol of fertility and of spring awakening after the winter. The dance has 4 elements: the chain, the circle, the rose and the plait.
The village of Bagnasco has some manuscripts and photographs that testify some occasional performances of the "Bal do sabre" dated back to the end of the 7th century. They were interrupted in 1952 and reintroduced in 1968 by Giuseppe Carazzone and the folk group of Bagnasco.
Although in the past the dance was performed at carnival and during spring festivities, in the last 20 years it is also represented in cultural occasions in Italy and abroad.
The group has 25 members: 12 dancers with sabres, 3 drummers, 4 moors, 2 guards, the condemned, the herald, the jester and the flag bearer. The dancers carry a sword with a bent iron blade similar to a scimitar and wear yellow-orange trousers, dark pink shirt, green waistcoat with two ribbons, a red white gold and green turban, a sash round their waist of the same colours.
They dance with steps marked by the beat of the drums performing various rhythms. The dance starts slowly with simple steps like the jump of the swords and the passage under them. Then the "serpentine" where every dancer is joined in a chain with the companion who follows or precede and makes a jump backward without loosing contact with his sword. In the next step the swordsmen stand back to back against each other forming the "accoppiata" or coupling where they pass alternatively over and under the swords. The increasing rhythm of the drums brings to a measured contest in which a fight is simulated. Then the moors arrange a wooden circle covered with yellow and green ribbon on the floor and the dancers, disposed in a single row, jump inside in an accelerated rhythm.

La Spada sulla Roccia
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La Spada sulla Roccia
(2009)

Danze e duelli tra arte rupestre e tradizioni popolari
della Valcenischia e delle valli del Moncenisio

a cura di Andrea ARCÀ

Volume a carattere archeologico ed etnografico sul rapporto tra arte rupestre e danze armate tradizionali della Valle di Susa e della Valcenischia. Il libro, interamente a colori, contiene oltre 700 fotografie e rilievi, che illustrano i complessi petroglifici delle valli del Moncenisio e che propongono una serie di approfonditi confronti archeologici, in particolare con l'arte rupestre dell'Alta Moriana e della Valcamonica.
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A cura del Gruppo Ricerche Cultura Montana, via Pastrengo 13 - Torino, scrivici

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